Qui si parla chiaro: schiena rivolta, minigonna che non fa il suo dovere, collant neri che stringono proprio dove devono. È uno di quegli scatti che tolgono la diplomazia allo sguardo.

Le gambe sono perfette, dritte, fasciate da un collant velato che valorizza ogni curva. Ma la vera scena è sopra le ginocchia: la piega del tessuto sulle cosce, l’orlo della gonna che lascia tutto in vista, i glutei disegnati dal nylon. Il rosso lucido dei tacchi completa l’effetto: provocazione da dietro, silenziosa, ma impossibile da ignorare.
La città è sporca, il muro è coperto di graffiti, ma l’unico graffio vero è quello che lascia quest’immagine nella testa. E nel resto.






