Seduta su un gioco da parco, con l’aria di chi non ha bisogno di impressionare nessuno. Ma le gambe parlano da sole.

I collant neri qui fanno il loro lavoro in silenzio: velano, uniformano, attirano. Un tessuto sottile che lascia intuire la pelle, che accompagna la forma e si tende giusto quel tanto da far salire la temperatura. C’è anche un piccolo tatuaggio sulla caviglia, che diventa quasi un invito a guardare più da vicino.
Niente pose studiate, niente sorrisi costruiti. Solo due gambe bellissime, e due collant neri che le fanno parlare meglio di mille parole.